Spesso confusa con l’insieme di graminacee da far crescere in vaschetta ma la vera “erba Gatta” si chiama Nepeta Cataria ed è una piccola pianta perenne erbacea, infestante e aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae

Il termine Nepeta indica un genere a cui appartengono circa 250 specie, che crescono selvagge soprattutto nelle zone temperate dell’Europa e dell’Asia, fino ad un’altitudine di 1200 m, preferibilmente in aree non coltivate e nelle macerie di vecchi edifici.

La specie cataria è molto facile da coltivare e richiede pochissima cura.

Il nome “Nepeta” sembra essere attribuito a nepe, antica città etrusca della moderna Tuscia nella provincia di Viterbo (regione Lazio dell’Italia centrale), conquistata dai Romani dopo la caduta di veii (396 a.c.), nel cui territorio la pianta crebbe molto abbondante. Il termine “cataria” deriva dalla parola latina catus (gatto) per la forte preferenza dei felini.

I fiori ermafroditi (hanno organi maschili e femminili), sono di colore bianco-porpora pallido o rosa e si riuniscono in picchi come quelli della lavanda, sbocciano dalla tarda primavera all’autunno e sono particolarmente apprezzati dalle api e dalle farfalle. Non hanno una particolare fragranza, tuttavia, il fogliame ha un aroma pungente che ricorda una miscela di timo e origano.

Per i nostri amici felini è un vero e proprio “farmaco” benefico, privo di contoindicazioni perché non ha effetti nocivi e non dà dipendenza.

I gatti sono unici nelle loro reazioni alla catnip: alcuni gatti sembrano impazzire, altri assolutamente indifferenti.

Se il tuo amico felino appartiene all’ultima categoria, non disperatamente, soprattutto se il gattino ha meno di 2-3 mesi o se è anziano. Nel primo caso, il suo senso dell’odore non è ancora completamente sviluppato mentre nel secondo è probabile che sia stato ridotto.

Inoltre, il 10-30% dei gatti non risponde alla catnip, indipendentemente dall’età. Ciò è dovuto alla genetica; la reazione alla Nepeta Cataria è ereditaria: alcuni gatti sono geneticamente “programmati” per rispondere alla catnip, alcuni non lo sono. La sensibilità al Nepetalattone è ereditata da un gene dominante ed è quindi un tratto genetico.

Ma se il tuo amico felino reagirà a Nepeta cataria, lo vedrai annusare, leccare o mordere questa pianta, rotolando e anche sdraiato su di esso. Le femmine felino in sua presenza probabilmente prendere le mosse classiche da accoppiamento (compresi miagola e posture) e i gatti più anziani sarà anche correre e giocare come se fossero gattini, dopo averlo assaggiato.

È anche dimostrato che i gatti possono migliorare il loro umore semplicemente annusare questa pianta: il principio attivo nelle foglie di questa pianta, il Nepetalattone (simile ai feromoni nelle urine di maschi gatto), ha un effetto euforico, afrodisiaco e ringiovanendo, anche su animali molto pigri o anziani.

La sensibilità è più accentuata negli individui giovani. Anche altri grossi felini, come l tigri o i leopardi hanno analoga sensibilità nei confronti dell’erba, mentre sembra che i leonii mostrino indifferenza.

Noi vi consigliamo di provare, in negozio abbiamo molte varianti di giochi per gatti con vera nepeta cataria. Vi assicuro che se gli piacerà non potrete più  farne senza.

Intanto guardate questo video che la racconta lunga sull’efficacia della pianta nei confronti di questi adorabili amici pelosi che tanto l’hanno sempre amata da attribuirgliene addirittura il nome: