Spesso si parla di Leishmaniosi ma non se ne conoscono bene le cause e non si riconoscono i sintomi. Oggi vorremmo chiarirvi le idee in proposito.

La leishmaniosi è una grave malattia trasmessa ai nostri amici pelosi dai flebotomi, insetti simili a piccole zanzare (2-3mm) , comunemente conosciuti come pappataci e sin troppo sottovalutati dai padroni di animali domestici.

Particolarmente diffuso in tutto il territorio, ma soprattutto presente nelle nostre coste, al Sud e nelle isole italiane.
La trasmissione avviene tramite cani infetti che vengono punti dai flebotomi. Quest’ultimo in realtà succhia sangue che al suo interno contiene i minuscoli parassiti (leishmania infantum) divenendo così infettanti e facendosi veicolo della malattia.

Ma in che modo si manifesta la malattia? Riconoscerla fin dai primi sintomi è molto importante, considerato che in questo modo si può intervenire in maniera tempestiva, evitando guai peggiori al nostro pet.
L’incubazione della leishmaniosi può essere piuttosto lunga e la malattia è tendenzialmente cronica. Di norma si può riconoscere dalla presenza di sintomi piuttosto tipici come lesioni e ulcere cutanee, alopecia intorno agli occhi, dimagrimento, anemia, febbre, insufficienza renale, zoppia.

Ricordiamo anche in tale occasione come sia davvero fondamentale cercare di diagnosticare tempestivamente la malattia con una visita e un test specifici da condursi in laboratorio dal veterinario.
Per quanto attiene le cure, le attuali terapie non consentono di sconfiggere definitivamente la leishmaniosi, che dunque si annovera come patologia di tipo cronico, ma ne migliorano sensibilmente i sintomi, soprattutto se viene scoperta nella fase iniziale, prima che abbia sfociato in tutti i suoi sintomi particolarmente dolorosi e fastidiosi per il cane.
La prevenzione si basa sull’uso principale di repellenti efficaci contro i flebotomi. Si può in tal senso scegliere fra applicazioni spot on, spray o collari antiparassitari specifici.
Può altresì essere utile sapere che i pappataci sono molto attivi soprattutto dal tramonto all’alba. Pertanto, per evitare le loro punture potrebbe essere d’aiuto tenere il cane in ambienti protetti da zanzariere durante la notte. A queste precauzioni si può inoltre aggiungere un vaccino: non impedirà il contagio dal parassita, ma ne ridurrà sensibilmente il rischio.