Il gatto ha generalmente sempre ricoperto un ruolo fondamentale in marina. Sia per motivi scaramantici che per rispetto ad un’antica tradizione marinaia, i gatti sulle navi sono sempre stati una presenza garantita sin dall’epoca fenicia. Nella marina britannica tale consuetudine fu mantenuta sino al 1975.
Oscar fu il gatto della nave da battaglia Bismark e prestò servizio sia nella marina tedesca che in quella britannica durante la seconda guerra mondiale.

Oscar era un gatto bianco e nero di proprietà di un ignoto marinaio in servizio sulla Bismark durante il suo primo e unico viaggio nel maggio del 1941. La nave da battaglia fu affondata in mare aperto dopo una lunga caccia ed un intenso cannoneggiamento ad opera della marina britannica. Sopravvissero solo 115 marinai su i 2200 uomini che erano imbarcati. Il gatto fu trovato ore dopo l’affondamento appollaiato su un’asse galleggiante, venne recuperato dall’ecquipaggio del cacciatorpediniere HMS Cossack che lo adottò.

Oscar rimase a bordo del Cossack per alcuni mesi poi, il 24 ottobre del 1941, fu intercettato dalla’ U-BOOT durante una missione di scorta ad un convoglio da Gibilterra al Regno Unito. Colpito da un siluro subì gravi danni che ne compromisero la stabilità: la prua era stata danneggiata per circa un terzo della lunghezza della nave causando 159 vittime.

Il cacciatorpediniere HMS Legion tentò di trainare la nave danneggiata, tuttavia il peggioramento delle condizioni meteo fece fallire il tentativo. Dopodiché l’equipaggio, compreso Oscar, fu tratto in salvo dal Legion mentre il Cossack affondava al largo di Gibilterra.

Per essere sopravvissuto all’affondamento di due navi il gatto si guadagnò il soprannome di UNSINKABLE SAM ovvero Sam l’inaffondabile.
Fu così riassegnato alla portaerei HMS Ark Royal che aveva partecipato all’affondamento della Bismark.

Durante un viaggio di ritorno dal Mediterraneo centrale, il 14 novembre del 41 la Ark Royal venne silurata dal’ U-81. Ogni tentativo di traino del relitto fallì per la dimensione delle falle e la nave si capovolse a trenta miglia dalla costa di Gibilterra.
L’affondamento fu abbastanza lungo da salvare tutti i componenti dell’equipaggio, compreso Oscar che fu di nuovo trovato aggrappato ad un’asse di legno “arrabbiato ma in buona salute”.

Dopo l’affondamento del Ark Royal, Oscar fu trasferito agli uffici del Governatore di Gibilterra e poi rimpatriato nel Regno Unito per essere affidato ad un marinaio di Belfast. Morì nel 1955.
Sulla terraferma. Il mare non l’aveva mai voluto.