Dalle statistiche risultano sempre più numerosi ogni anno i casi di cani che manifestano anomalie comportamentali. Sono in crescita i soggetti che presentano la cosiddetta “ansia da separazione“, uno stato psicologico di depressione e, talvolta, di aggressività in cui il nostro amico a 4 zampe può cadere se viene lasciato solo per lunghi periodi di tempo.

L’ansia da separazione provoca reazioni che si traducono in comportamenti devastanti e distruttivi verso arredi e oggetti di casa; in certi casi questa incontrollata aggressività si traduce addirittura in gesti di autolesionismo, tormentandosi e mordendosi coda e/o zampe.

Sono in particolare i cani più sensibili, quelli esposti a questa forma di ansia. I sintomi più comuni sono l’abbaiare o ululare incessante, la tendenza alla distruzione degli oggetti di casa, lo stimolo incontrollato a fare i bisogni in casa, il continuo grattarsi e mordicchiarsi l’epidermide.

Allo stato selvatico i lupi ululano per ritrovare il branco di appartenenza; a differenza di essi i cani tendono ad abbaiare perché lo considerano il mezzo più efficace per attirare l’attenzione del padrone. Il comportamento distruttivo si concretizza spesso in un’attività di “rimozione” o “dislocazione” degli oggetti; in termini umani tale comportamento si può paragonare a chi, quando è sotto stress deve assolutamente accendersi una sigaretta e fumare. I cani spesso mordicchiano e masticano le cose che hanno un odore famigliare.

Molti proprietari credono che sia un modo per il cane di vendicarsi del fatto di essere stato lasciato solo ma gli esperti negano che i cani possano ragionare in termini così astratti. Va detto infatti che i cani non sono distruttivi soltanto perché da soli si annoiano: possono graffiare porte e finestre nel tentativo di seguire il padrone.

Talvolta il livello di ansia è così elevato che il cane non riesce persino a controllare le funzioni corporali e, più raro, persino sintomi come l’iperventilazione, la salivazione e il mordicchiamento nevrotico. Quest’ultimo fa liberare gli agenti calmanti del cervello che affievoliscono il dolore delle abrasioni e dell’ansia.

Ma come prevenire questo stato di ansia? E’ bene dedicare al cane la propria attenzione nei giusti modi: offrire attenzione continue ed eccessive possono causare ansia soprattutto nel momento in cui queste attenzioni vengono attenuate. Abituare il cane a periodi di separazione via via più lunghi cercando di farlo stare nel luogo dove dovrà trascorrere da solo il tempo da solo, può aiutare a ridurre lo shock. Un’altra cosa da evitare è di sgridare il nostro amico se durante la nostra assenza ha distrutto qualche oggetto di casa. Sebbene quella di punirlo sia una reazione istintiva, bisogna ricordare che il cane è in grado di comprendere la punizione solo se viene fatto nel momento stesso in cui viene fatto il danno. Dopo troppo tempo il nostro peloso percepirà la punizione come un’aggressione ingiusta e manifesterà un atteggiamento di sottomissione e paura al vostro rientro.

- I cani sono animali particolarmente inclini a vivere in gruppo. Ciò li rende sensibili alla compagnia, alla presenza di un’altro cane. Per il cane non è naturale restare da solo.
- I padroni di cani li prendono con sé quando sono cuccioli e pertanto li abituano alla loro presenza e alla loro compagnia. Naturale, perciò, che si sentano un pò “traditi” se, una volta cresciuti, vengono lasciati soli per troppo tempo
- I cani soli trasferiscono la loro affettività su un oggetto inanimato e con tale oggetto instaurano un rapporto di possesso esclusivo
- I cani soli si ammalano con maggior frequenza e facilità. Rispetto agli altri cani non reagiscono con altrettanta forza all’insorgere dei primi sintomi patologici.
- I padroni devono assolutamente dedicare del tempo e coccole al loro cane al rientro a casa dopo una prolungata assenza. Ciò è molto importante per la loro stabilità.