Rin tin tin, chiamato anche Rinty anche detto il cane di razza è stato un celebre cane pastore tedesco protagonista di numerosi film realizzati negli Stati Uniti fra gli anni 20 e 30. Dopo la sua morte nel 1932, il nome fu dato a diversi cani della stessa razza, impiegati in analoghe produzioni cinematografiche, radiofoniche e televisive.

La sua storia inizia nel lontano 1918, nella Francia orientale, durante la prima guerra mondiale. Un fante americano di nome Lee Duncan, un ragazzo di campagna poco più che ventenne proveniente dalla California, viene inviato a ispezionare le rovine fumanti di un accampamento austriaco, bombardato dagli Alleati. A un certo punto sente dei guaiti: capisce di trovarsi nelle vicinanze di quello che era un canile per cani addestrati, ne vede una dozzina uccisi dalle bombe, ma anche uno vivo, una femmina di pastore tedesco, con cinque cuccioli. Il fante li salva tutti e finisce per tenere due dei cuccioli per sè, una femmina che chiama Nanette e un maschio che chiama Rin Tin Tin, e se li riporta con lui in California al termine del conflitto.

Il pastore tedesco era allora una razza relativamente nuova, e molto nuova in America. Duncan ammaestrò il suo con amore, dedicandogli le cure e il tempo che si dedicano a un figlio. Riusciva a comunicare col cane quasi come con una persona, riusciva a ottenere da lui qualsiasi cosa. Un giorno, dopo averlo visto filmato da un amico con una rudimentale cinepresa, si mise in testa di fare entrare il suo cane nel mondo del cinema. Poco per volta, ci riuscì, affermandolo prima come comprimario e infine come protagonista di decine di film muti di grande successo agli albori di Hollywood, e poi anche di quattro film parlati. Rin Tin Tin diventò una star, facendo guadagnare un sacco di soldi al suo proprietario.

Quando il cane morì, nel 1932, a quattordici anni, al termine di una brillante carriera cinematografica, lasciò dietro di sè un bel po’ di eredi: attrici come Greta Garbo e Jean Harlow avevano voluto uno dei suoi discendenti, ma ce n’erano in giro tanti altri. Rin Tin Tin junior continuò sulla scia del padre, e così anche il nipote. Il Rin Tin Tin televisivo della nostra infanzia, quello di Rusty e del tenente Master, era Rin Tin Tin IV, pronipote per così dire del pastore tedesco ritrovato vivo per miracolo, sotto le bombe, da Lee Duncan sul fronte della prima guerra mondiale.

La sua storia viene raccontata sul New Yorker da Susan Orlean, una scrittrice americana che pubblicherà prossimamente un libro sul “dog star”, il cane diventato una stella di Hollywood, “Rin Tin Tin: the life and the legend”, che illuminò con le sue imprese anche i pomeriggi in bianco e nero della Tivù dei Ragazzi nell’Italia del boom economico degli anni Sessanta.
