Come specie da preda, il coniglio riesce a compiere fughe rapidissime grazie alle potenti masse muscolari degli arti posteriori associate ad uno scheletro particolarmente leggero. La sua ossatura è quindi relativamente fragile, facile da fratturare ma anche complicata da riparare chirurgicamente. Se in un gatto mediamente lo scheletro rappresenta il 12/13% del peso, in un coniglio questo valore è di appena il 5/8%. Per quanto riguarda la frattura del femore, la posizione ripiegata della zampa posteriore rende impossibile l’immobilizzazione tramite fasciatura rigida.

Le ossa degli arti non sono le sole strutture fragili nel coniglio, essi posso anche lesionarsi facilmente le vertebre. Queste lesioni non sono rare e, come per tutti gli altri animali, sono particolarmente temibili perché causano la paralisi delle zampe, quasi sempre irreversibile. Un’altro tipo di frattura è quella che riguarda la mandibola. Le complicazioni in questo caso sono dovute ad un errato allineamento dei denti che può portare a difficoltà nella masticazione o una malocclusione permanente.

Le principali cause di frattura in ambito domestico sono le cadute dall’alto, in particolare dalle braccia di una persona inesperta che non sa come trattenere correttamente il coniglio. Questo animale, infatti, non ama essere sollevato e trattenuto tra le braccia, per cui spesso si divincola finendo a terra. In genere ciò accade ai bambini che quindi devono imparare a rispettare il loro animaletto e a non trattarlo come un peluche. I bambini dovranno relazionarsi al loro coniglio solo in presenza di un adulto e per mettere a proprio agio il piccolo amico si dovrà interagire al suo livello, restando accucciati sul pavimento. In questiono non solo non si rischia di ferirlo ma si conquista la sua fiducia.

Talvolta capita di trovare il coniglio con un arto fratturato mentre era chiuso nella sua gabbietta, senza un motivo apparente. Ciò può accadere perché il coniglio può compiere “acrobazie” nello spazio ristretto della gabbia, rimanendo con l’arto incastrato e ferendosi gravemente. Un colpo al torace (se ad esempio viene calciato inavvertitamente) può causare delle fratture costali, che si manifestano con dolore, respiro affannoso, perdita di appetito e riluttanza a muoversi.

Se il coniglio zoppica, porta male un arto o non riesce a muovere le zampe posteriori, va fatto visitare immediatamente da un veterinario esperto in conigli. In attesa di giungere dal veterinario si deve confinare il nostro amico peloso in un trasportino con un grosso asciugamano sul fondo in modo che non scivoli peggiorando la lesione. Il trattamento varia ovviamente a seconda delle ossa lese e del tipo di frattura. A volte, in particolare nel caso degli arti anteriori, è possibile ottenere la guarigione con una fasciatura rigida. Spesso l’unico modo per curare adeguatamente un osso fratturato è un intervento chirurgico di osteosintesi, che per la sua particolare delicatezza va eseguito solo da veterinari esperti. Se lasciata a se stessa, una zampa fratturata a volte guarisce ugualmente ma raramente l’osso si salda nella posizione corretta e l’arto può rimanere deformato. Nel caso di fratture costali, il trattamento consiste nel sconfinamento in gabbia e nella somministrazione di analgesici per qualche tempo, fino a che il dolore non passa.

Per avere un’ossatura robusta il coniglio di casa deve poter fare esercizi e quindi correre e saltare liberamente; al contrario se resta sempre chiuso in gabbia il suo scheletro si indebolisce e si può fratturare più facilmente. Anche una corretta alimentazione è importante per avere ossa sane e forti: fieno, erba e verdure apportano la giusta quantità di calcio, mentre semi e cereali causano un indebolimento dello scheletro perché sono carenti di questo minerale. Se è vero che il coniglio deve poter vivere libero in casa, è anche vero che occorre prendere ogni precauzione per evitare incidenti, facendo sempre attenzione a dove si trova in modo da non pestarlo o calciarlo inavvertitamente.