L’Orso Yoghi è un personaggio immaginario dei cartoni animati creato dallo studio di produzione Hanna-Barbera e protagonista di una serie televisiva animata prodotta dagli anni 60 agli anni 90.

Gli autori, William Hanna e Joseph Barbera si conobbero nel 1937 alla Metro Goldwyn Mayer Cartoon studio, dove lavoravano e dove iniziarono una collaborazione che portò nel 1957 alla creazione della loro casa di produzione, la Hanna-Barbera.

Il personaggio Yoghi ebbe il suo esordio nel 1958 nell’episodio “La grande fuga” come personaggio secondario del Braccobaldo Show. Il nome deriva invece dal giocatore di baseball Yogi Berra.

Ebbe subito un grande successo, in seguito al quale divenne un personaggio centrale dell’universo di Hanna & Barbera, tanto che nel gennaio del 1961 gli venne dedicata una serie, “L’Orso Yoghi” (The Yogi Bear Show), e venne sostituito dal personaggio di Ugo Lupo nel Braccobaldo Show.

Yoghi vive nel parco immaginario di Jellystone, nome estrapolato dal cartone animato Barney’s Hungry Cousin della Metro Goldwyn Mayer del 1953, il primo a menzionarlo, dove si dedica soprattutto al furto dei cestini da pic-nic dei campeggiatori.

Lo accompagna il suo timido amico Bubu (Boo-boo), orso di color nocciola chiaro che indossa sempre un farfallino blu: rappresenta un po’ la voce della coscienza di Yoghi e lo avverte delle possibili conseguenze delle sue azioni. Gli si oppone il Ranger Smith, responsabile della sicurezza del parco.

Yoghi è dotato di un notevole ingegno e di carisma. In più occasioni ha dimostra di essere anche onesto, disposto a patteggiare con l’avversario di turno o allearsi con il Ranger Smith per evitare che Jellystone Park chiuda per mano di un imprenditore senza scrupoli.

Yoghi indossa una cravatta e un cappello verde. Pare che la scelta del colletto con cravatta fu dovuta ad una contingente necessità di ridurre le spese in fatto di produzione in modo da dover solo animare la testa di Yoghi, lasciando immobile il corpo che, rimanendo invariato su più fotogrammi, permise per un episodio da 7′, la riduzione da 14000 a 2000 disegni circa. Questo si ottenne grazie alla tecnica, all’epoca pionieristica, chiamata planned animation o limited animation, che richiese un minimo movimento dei personaggi e frequente variazione degli sfondi. Per evitare sostanziali e altrimenti visibili differenze di tono e di cromia nel punto stesso di giunzione (all’altezza del collo) il corpo fu separato quindi da un collarino.

Come tutti i personaggi dei cartoni animati e dei fumetti che si rispettino, anche Yoghi ha una eterna innamorata, questa risponde al nome di Cindy, una orsetta dolce e romantica, innamoratissima di Yoghi.

 Il successo sulla Rai si deve anche alla bravura del doppiatore italiano di Yoghi, l’attore Francesco Mulè che seppe dare al personaggio un’inconfondibile voce cantilenante.

Curiosità:

  • Una piccola formazione rocciosa su Marte battezzata in suo onore (Yogi Rock) per la somiglianza con un muso di orso;
  • Catena di campeggi statunitense, lo “Yogi Bear’s Jellystone Park Camp-Resorts”;
  • Catena di ristoranti, “Yogi Bear’s Honey Fried Chicken” (oggi ne rimane solo uno, ad Hartsville, Carolina del Sud).
  • In Italia, a San Giacomo di Roburent, frazione del comune di Roburent (CN), è attivo il “Camping Yoghi e Bubu”.