Nella vita quotidiana, il cane ha bisogno di diverse attenzioni che gli assicureranno una buona igiene e permetteranno al suo proprietario di scoprire molto precocemente qualsiasi inizio di malattia

LE ZAMPE

D’estate, bisogna soprattutto controllare che i cuscinetti non siano stati feriti da qualche oggetto pungente o tagliente (spine, pezzi di vetro, ect…). Bisogna anche verificare che una spighetta non si sia conficcata negli spazi interdigitali. Provenienti dalle Graminacee, e quindi dalla maggior parte delle piante da prato, le spighette si presentano sotto forma di uncini microscopici che si conficcano nei tessuti e creano gravi lesioni. D’inverno, se il cane è portato in zone innevate, sono alti i rischi di screpolature dei cuscinetti per l’aggressività dei sali depositati sulle strade; è quindi necessario sciacquare le zampe con acqua tiepida.

LE UNGHIE

Nel cane esistono due tipi di unghie: quelle degli speroni e quelli delle dita. La crescita è continua e la normale attività del cane dovrebbe garantire l’abrasione delle unghie delle dita. Se questo non avviene (in tal caso le unghie fanno rumore quando il cane cammina), occorre tagliarle con un tronchesina. E’ tuttavia necessario mantenere integri i vasi sanguigni che si trovano alla loro base: le unghie chiare lasciano vedere in trasparenza un triangolo rosa. Nelle unghie scure si possono riconoscere i vasi sanguigni dai segni che lasciano sotto le unghie stesse.

E’ possibile che se tagliate male le unghie perdano sangue: in questo caso bisogna applicare dell’acqua ossigenata o una matita emostatica o, addirittura una goccia di Super Glue. Una piccola fasciatura può proteggere la ferita per un’oretta.

La tecnica è la stessa per gli speroni. Questi sono spesso coperti di peli; non bisogna dimenticare che si incarnano (l’unghia troppo lunga penetra nella carne incurvandosi) provocando dolere e ferite.

IL TARTUFO

Deve essere umido e fresco in ogni momento della giornata. E’ tuttavia possibile che si asciughi quando il cane dorme; in questo caso deve riumidificarsi al suo risveglio.

Questa umidità deriva in gran parte dalle secrezioni lacrimali degli occhi: le lacrime scorrono verso le narici attraverso un apposito condotto. Una secchezza cronica del tartufo, associata all’arrossamento del pelo intorno agli occhi, può indicare l’ostruzione del dotto, quindi si richiede l’intervento del veterinario.

Il tartufo non richiede cure particolari; le croste, screpolature o le secrezioni abbondanti o mucopurulente sono sintomi che devono essere valutati dal veterinario.

LA CAVITA’ ORALE

Le labbra devono essere pulite, occorre controllare che non appaino spaccature o rossori (soprattutto nel Pastore Tedesco che ha la pelle delicata), o anche un odore sgradevole che potrebbe indicare la presenza di un infezione non grave nelle pliche ovvero nelle pieghe di pelle.

I denti devono essere bianchi. Raramente i cani si prestano volontieri alla manipolazione della bocca; sarà bene abituarli sin da cuccioli.

Le gengive devono essere rosee; i bordi rossi sono sempre patologici e indicano un’infiammazione dolorosa che può provocare un calo dell’appetito nel cane, che non riesce più a prendere gli alimenti con la bocca né a sgranocchiarli.

E’ quindi necessaria la pulizia dei denti, che può essere effettuata in differenti maniere. La più efficace è l’utilizzo di uno spazzolino da denti e di un dentifricio studiati appositamente per i cani; la spazzolatura deve essere effettuata più volte alla settimana. E’ sempre possibile dare al cane delle barrette dentali o degli oggetti di cartilagine: questo rallenta la formazione del tartaro per la sua azione meccanica sui denti durante la masticazione

GLI OCCHI

L’occhio deve essere brillante, umido e con le mucose rosee. Non devono essere visibili perdite dall’angolo interno dell’occhio.

E’ possibile pulire tutti i giorni gli occhi dei cani con una soluzione oculare. Per farlo, bisogna sollevare la testa del cane, aprire la palpebra superiore e spruzzare nell’occhio una piccola quantità di prodotto. La parte in eccedenza, che cola via dall’occhio, va asciugata con una compressa di garza. Sono necessarie due precauzioni: il flacone deve essere avvicinato da dietro per non spaventare il cane; inoltre occorre fare attenzione alla data di scadenza della soluzione utilizzata, sia al suo periodo di conservazione; queste soluzioni si contaminano velocemente e, quindi, perdono la loro efficacia.

LE ORECCHIE

Nei cani esistono due tipi di orecchie: cadenti o ritte. Le orecchie cadenti devono essere ispezionate più frequentemente, perché la chiusura del condotto uditivo esterno da parte del padiglione non permette una buona aerazione del condotto stesso. E’ importante anche il tipo di pelo delle orecchie (lungo, riccio, corto…). Il condotto uditivo esterno, dunque, deve essere mantenuto pulito e senza peli.

La pulizia delle orecchie deve essere effettuata con regolarità: una o due volte a settimana per le orecchie cadenti e una volta ogni quindici giorni per le orecchie ritte. Per effettuare la pulizia si necessita di un prodotto specifico: si infila il beccuccio nel condotto auditivo (non esiste il rischio di perforare il timpano, grazie alla forma a L del condotto), vi si instilla uno spruzzo di prodotto, si ritira il beccuccio, si massaggia la base dell’orecchio per 30 secondi, si lascia che il cane scrolli la testa e infine si asciuga il condotto con un pezzo di cotone o una compressa, senza andare in profondità.