Mentre il mondo lotta con i numeri di decessi per Covid-19 un’amichevole creatura spunta dal Web direttamente da un Giappone lontano e feudale.
A metà marzo 2020, l’hashtag #Amabie (#アマビエ) ha fatto tendenza su Twitter mentre persone provenienti da tutto il Giappone condividevano disegni e altre creazioni di una bestia ultraterrena, appartenente all’immaginario del folklore del Giappone chiamati “yokai” (妖怪), evocata durante il periodo giapponese Edo duecento anni fa.
Simile a una sirena poco attraente, con i capelli lunghi, in epoca Edo si diceva che proteggesse dalla pestilenza. Secondo la leggenda, disegnando l’immagine di un ‘amabie’, era possibile scongiurare la malattia.
La leggenda narra che Amabie fece la sua prima apparizione nella provincia di Higo (prefettura di Kumamoto) nel maggio del 1846 nell’era Edo. Nella notte un oggetto luminoso fu avvistato in mare aperto e un funzionario della città scese sulla costa per un primo controllo. Dal buio vide affiorare una strana creatura, con i capelli lunghi. una bocca simile a un becco, coperto di squame dal collo in giù e tre zampe.

Rivolgendosi al funzionario, si è identificò come un amabie e gli disse che viveva in mare aperto. Ma continuò pronunciando una profezia: “Il buon raccolto continuerà per sei anni a partire dall’anno in corso; poi la malattia si diffonderà. Tu mostra una mia immagine a coloro che si ammalano ed essi saranno guariti”. Successivamente, se ne tornò al largo.
Così in tutti i social hanno iniziato ad apparire le opere di numerosi artisti ma anche di bambini e normali persone di casa che davano la loro idea di Amabie disegnandola nella speranza che il fantastico e soprannaturale prenda predominio in questo periodo che la vita è diventata così lontana dalla normalità a cui eravamo abituati.
Vi mostriamo una nostra selezione di ciò che si trova in rete cercando così di fare il nostro piccolo dovere con Amabie.













