I gatti sono noti per il rigore nella pulita del suo manto e raramente hanno bisogno di essere lavati ma in alcune circostanze potrebbe comunque rendersi necessario un bel bagnetto.
Solitamente capita quando si sporcano di prodotti che è meglio non si tolgano da soli oppure che nonostante la loro testardaggine proprio non riescono a levarsi tipo benzina, olio, colla. In ogni caso cerchiamo di capire quale tossicità abbia lo sporco e, se notiamo comportamenti anomali nel gatto, contattiamo subito il nostro veterinario di fiducia per assicurarsi che non abbia ingerito o inalato sostanze tossiche.

Il bagnetto è anche una necessità nel caso di gatti a pelo nel quale è più indicato dargli una mano nel mantenimento del manto, questo per evitare la formazione di fastidiosi nodi oppure per l’ingestione di pelo in maniera eccessiva durante la muta stagionale.

Se il gatto necessita di pulizia ma non è abituato al contatto con l’acqua potremo valutare anche l’uso di uno shampoo a secco.

Lavarsi: un vero e proprio lavoro!
Il gatto passa gran parte della sua giornata a leccarsi il pelo, addirittura fino a otto ore al giorno, tanto da essere uno degli animali più puliti in natura. La sua lingua ha migliaia di papille filiformi, curvate a uncino verso la gola, ed è uno strumento efficacissimo quando si tratta di mantenere la pelliccia pulita, liscia e brillante. Come regola generale, quindi, i gatti sono animali
estremamente puliti e se hanno il pelo corto e vivono soli in casa, sarà
sufficiente spazzolarli regolarmente.
I gattini cominciano ad imparare a leccarsi da soli già a due settimane. Leccarsi, infatti, è un’attività molto importante non solo per l’igiene, ma anche per proteggersi dal freddo, poiché i ripetuti leccamenti del pelo servono ad aumentare il potere isolante, stimolando le ghiandole dell’epidermide poste alla base del pelo stesso, che contribuiscono a mantenere il mantello impermeabile.

Refrigerio
Leccarsi serve a Micio anche per rinfrescarsi. I gatti infatti sono privi di ghiandole sudorifere, questo significa che non possono ricorrere alla sudorazione per abbassare la temperatura corporea. Leccandosi perciò aiutano l’evaporazione della saliva che ha appunto una funzione rinfrescante. Il gatto si lecca anche per allentare la tensione, mettendo in atto un comportamento definito di sostituzione.

Ma é vero che il gatto odia l’acqua?
La relazione dei gatti con l’acqua dipende da molti fattori, tra cui l’abitudine a questo elemento fin dall’infanzia ed eventuali esperienze negative vissute. L’antenato del nostro gatto domestico abita luoghi aridi e
secchi, come savane, praterie, steppe o foreste, tutti lontani dal mare. La motivazione per cui il gatto non sempre ama l’acqua sembra piuttosto legata alla sua storia ancestrale. L’acqua non gioca una grande parte nella coscienza evolutiva dei gatti, ma ci sono, però, alcune razze feline provenienti da aree particolari che sembrano gradire l’acqua, tanto che alcuni di questi mici addirittura pescano.

Impermeabile
Sembra poi che l’acqua risulti poco piacevole a Micio anche da un punto di vista tattile e sensoriale. Lo strato superiore del mantello del gatto potremmo dire che è “impermeabile” o perlomeno molto resistente all’acqua. Se però il mantello è completamente inumidito, diventa pesante
limitando la flessibilità del gatto e dando una sensazione molto sgradevole.
Indubbiamente spazzolare regolarmente il mantello del gatto è un’ottima
soluzione, ma se il nostro amico ha il pelo lungo o siamo in qualche modo
costretti a doverlo lavare, vediamo come procedere.

Chi ben comincia…
Prima di fare il bagno, dovremo disporre tutto ciò che serve
in un unico posto e portata di mano. Ci sarà bisogno di: un grande secchio di plastica, un lavandino o una vasca con tappetino antiscivolo; shampoo specifico per gatti (non usare mai lo shampoo umano, poiché non è adatto per il mantello e la cute del gatto che ha differenti livelli di pH); un asciugamano o due; un pettine adatto al tipo di mantello per rimuovere eventuali nodi. L’acqua deve essere appena tiepida (non calda) e il livello
non deve essere troppo profondo, in quanto ciò renderebbe il gatto ancora più anzioso.

Ricompense
Durante il bagno, offriremo molte lodi e rassicurazioni verbali. Aiutiamoci con le ricompense in snack per gatti che possono essere utili come distrazioni. Se necessario, facciamoci aiutare da un’altra persona. Evitiamo la testa e concentriamoci sul resto del corpo compresa la coda, la parte inferiore e il collo. Per sciacquarlo, utilizziamo una brocca di acqua calda, pulita e con l’altra mano proteggiamo gli occhi e le orecchie. È molto importante risciacquare a fondo lo shampoo e il balsamo poiché è probabile che il gatto si lecchi.

Dopo il bagno
Generalmente i gatti preferiscono essere asciugati con un asciugamano piuttosto che con un asciugacapelli, a meno che non siano stati abituati già da cuccioli. È bene non lasciare andare fuori Micio fino a completa
asciugatura.

Alcuni accorgimenti comportamentali
Se abbiamo un altro gatto in casa, potremmo notare qualche conflitto dopo aver fatto il bagno a uno dei due. Questo è dovuto dal cambio di odore e può essere risolto semplicemente separando il gatto lavato per qualche ora e frizionando tutti i gatti con lo stesso asciugamano per ridistribuire gli odori. L’odore infatti è un messaggio comunicativo molto importante
nella specie gatto, talmente importante che è indispensabile per mantenere i buoni rapporti. Infatti, attraverso lo scambio continuo di odori in un gruppo felino i membri possono considerarsi familiari e appartenenti allo stesso gruppo.

Rinforzo positivo
È importante, poi, che in tutte queste fasi il gatto non abbia l’occasione di associare la procedura a sensazioni negative, quindi è necessario stare sereni e calmi, parlargli con voce tranquilla, lodandolo e premiandolo. Infatti, il gatto apprende per esperienza e se questa è soddisfacente la ripeterà. Vanno quindi sempre incoraggiati i comportamenti desiderati con un rinforzo positivo.