Dal & # 237; e Babou all'hotel St. Regis, New York dove Dal & # 237; h

Nessuno poteva accusare Salvador Dalí – maestro del Surrealismo – di conformarsi alla norma. Le storie delle sue varie stranezze abbondano, dalla sua affermazione che i suoi famosi baffi erano in realtà un’antenna che riceveva segnali alieni, al suo apparente consumo di enormi quantità di camembert prima di andare a letto, che sentiva suscitare sogni selvaggi e vividi. Quindi, dovrebbe sorprendere poco apprendere che anche il suo animale più prezioso era di una varietà insolita: un ocelot colombiano chiamato Babou.

L’ocelot (Leopardus pardalis), noto anche come leopardo nano o gatto selvatico di McKenney, è una specie di gatto selvatico che si trova principalmente in Sud e Centro America. È simile nell’aspetto a un gatto domestico, sebbene la sua pelliccia assomigli a quella di un leopardo nebuloso o di un giaguaro. Dal 1972 al 1997, questo rivestimento elegante e liscio ha portato allo stato di ocelot come specie in via di estinzione dopo che migliaia di persone sono state uccise e le loro pellicce sono state vendute a caro prezzo. La specie è principalmente notturna, con una visione incredibilmente buona, ed è molto territoriale, combattendo ferocemente (a volte fino alla morte) nelle controversie territoriali.

Salvador Dalì mentre autografa il suo libro “Lettre ouverte a Savador Dali” il 12 Maggio 1965, insieme al suo amato ocelot Babou

Dalì acquisì la sua ocelot negli anni 60, presumibilmente dal Capo dello Stato colombiano) e per un certo periodo l’artista fu visto spesso in sua compagnia al guinzaglio e con un collare tempestato di diamanti.

Dalì, Gina Lollobrigida e Babou negli anni 70

Uno dei racconti più popolari di Dalì e Babou è quello del pittore che portò il gatto selvatico in un ristorante di Manhattan e lo legò al tavolo provocando un grande spavento al commensale vicino. Per placare il terrore della donna Dalì le disse che Babou non era altro che un normale gatto a cui lui aveva dipinto il manto da leopardo.

In effetti un uomo eccentrico come questo artista non avrebbe potuto avere un animale domestico comune.