Jacques-Yves Cousteau (Saint André de Cubzac 11 giugno 1910 – Parigi 25 giugno 1997) è stato un esploratore, navigatore, militare, oceanografo e regista francese.

Da giovane venne ammesso all’ Accademia Navale di Brest e divenne un ufficiale cannoniere della Marina militare francese , il che gli diede l’opportunità di fare i suoi primi esperimenti subacquei.

Nel 1936 sperimentò un modello di occhiale subacqueo, forse il progenitore delle moderne maschere.
Si sposò nel 1937 con Simone Melchior con la quale ebbe due figli: Jean Michel (nato nel 1938, anche lui oceanografo e produttore cinematografico) e Philippe (nato nel 1940 e morto nel 1979 in un incidente di volo durante le riprese di un documentario).

Negli anni dopo la guerra, ancora ufficiale di marina, sviluppò delle tecniche per lo sminamento dei porti francesi e per l’esplorazione dei relitti. Racconterà queste esperienze in un libro pubblicato nel 1953, dal titolo “IL MONDO SILENZIOSO”, che costituirà la base per il fortunato documentario del 1956, “Il mondo del silenzio” che vinse il primo premio al Festival di Cannes ed il premio Oscar nella categoria documentari nello stesso anno.

Nominato presidente delle Campagne oceanografiche francesi, nel 1950 Cousteau ricevette in affitto, dal milionario irlandese Thomas “Loel” Guinness, per il prezzo simbolico di un franco francese l’anno, un dragamine. Cousteau, ribattezzatolo “Calypso”, lo ristrutturò e trasformò in nave da ricerca e base di supporto per missioni oceanografiche. Con la Calypso, Cousteau esplorò le acque più interessanti del pianeta, compresi alcuni fiumi. Durante questi viaggi produsse molti libri e film. Questi lavori furono di grande aiuto nel rendere popolare la biologia sottomarina.

Nel settembre del 1962 diede vita al primo esperimento Précontinent, in cui i suoi collaboratori Albert Falco e Claude Wesny alloggiarono per una settimana alla profondità di 10 metri all’interno di una campana subacquea battezzata Diogene per l’occasione, dotata di elettricità, telefono, televisione ed acqua dolce, che veniva alimentata dalla superficie. Gli “acquanauti” vivevano nella campana respirando continuamente aria compressa e quindi in “saturazione” e durante il giorno effettuavano escursioni subacquee fino alla profondità di 25 metri.

Nel 1963, assieme a Jean de Wouters, Cousteau sviluppò una macchina fotografica subacquea chiamata “Calypso-Phot”, che venne in seguito brevettata dalla Nikon diventando la “Calypso-Nikkor” e quindi la “Nikonos”.
Nello stesso anno Cousteau mise in opera l’ambizioso progetto Précontinent II, dove nel Mar Rosso, nella laguna Shaab-Rumi vicino a Port Sudan, vennero calate in mare due case subacquee, una a 10 metri di profondità in grado di ospitare fino a 8 acquanauti, l’altra a 25 metri destinata ad ospitarne 2.

La casa grande era a forma di stella marina con una sala centrale in cui si effettuavano le riunioni e si consumavano i pasti, dotata di apparecchiature varie, schermi televisivi, telefono, manometri per il controllo del gas ecc., con grandi oblò a forma di finestre. Da questa sala centrale si dipartivano quattro corridoi cilindrici, di cui due riservati agli alloggi, il terzo adibito a cucina con un laboratorio di biologia ed il quarto come via comunicante con il mare grazie a un passaggio aperto sul pavimento.

La casa piccola era come una campana subacquea con due ambienti, il piano inferiore come uscita per l’esterno e quello superiore come abitazione. La miscela respirabile era composta da aria e elio a circuito chiuso con il tasso di ossigeno controllato e il biossido di carbonio eliminato con calce sodata.

I primi acquanauti compirono parecchie immersioni a 25 metri per costruire la casa più piccola, dove due uomini rimasero per più di una settimana compiendo immersioni fino alla profondità di 50 metri. L’esperimento durò in totale 28 giorni e gli acquanauti furono riportati alla superficie senza problemi.

Cousteau divenne direttore del Museo oceanografico di Monaco, creò un gruppo di ricerca sottomarina a Tolone, fu il capo del Conshelf Saturation Dive Program (esperimenti di immersione a lunga durata, le prime colonie sottomarine abitate) e fu uno dei pochi stranieri ad essere ammesso nella National Academy of Sciences.
Nel 1973 Cousteau fondò The Cousteau Society (associazione di diritto statunitense non a scopo di lucro) per la protezione della vita oceanica, che oggi conta più di 300.000 membri.
Nel 1981 Cousteau fondò la Fondation Cousteau (associazione di diritto francese non a scopo di lucro); essa ha sede a Parigi, dal 1992 ha cambiato nome in Équipe Cousteau ed è guidata, dalla morte di Cousteau nel 1997, da Francine Cousteau.
Jacques Cousteau morì il 25 giugno 1997.
Cousteau amava definirsi un “tecnico oceanografico”. Egli fu in realtà un sofisticato amante della natura, specialmente di quella marina. Il suo lavoro permise a persone di tutti i continenti di visitare la vita che sta sotto la superficie oceanica ed esplorare attraverso la televisione le risorse del “continente blu”. I lavori prodotti da Cousteau hanno anche creato un nuovo tipo di comunicazione scientifica che gli causò qualche critica da parte degli accademici tradizionali. Il cosiddetto divulgazionismo, una forma semplice e comprensibile di condivisione dei concetti scientifici, venne ben presto utilizzato anche per altre discipline e divenne una delle caratteristiche più apprezzate delle moderne trasmissioni televisive.
L’informazione documentaristica trovò nelle parole di Cousteau un semplice schema da seguire. Oggi la figura di Cousteau è ammirata e benvoluta in tutto il mondo, grazie ai molti che amano il mare, e viene considerata con una sorta di devozione, in quanto simbolica dell’avventura, della natura e dell’esplorazione.
Gli è stata intitolata la “Riserva Cousteau”, un’area marina protetta situata nel dipartimento della Guadalupa.
