Nuotare apporta molteplici benefici ai cani, perché permette loro di utilizzare la muscolatura senza mettere sotto sforzo le articolazioni.

Per questo motivo l’esercizio acquatico è particolarmente indicato per qualsiasi tipologia di cane, a prescindere dalla razza o dall’età.
E’ utile, infatti, per i cuccioli di taglia grande , ma allo stesso tempo è consigliato anche come terapia per gli animali che hanno subito un trauma o un intervento chirurgico ortopedico.
Ma anche per quelli che hanno problemi di articolazioni o per chi è in sovrappeso.
QUALI SONO LE RAZZE PARTICOLARMENTE IDONEE ALL’ACQUA
Alcune razze sono geneticamente attratte dall’acqua. E’ il caso del Labrador Retriever, del Golden Retriever, del Lagotto Romagnolo, del Cane d’acqua portoghese e del Terranova.

Tuttavia è bene tener presente che non tutti i cani amano necessariamente nuotare: ogni animale, infatti, ha le proprie preferenze individuali.
In ogni caso, gli esemplari appartenenti alla lista prima citata, hanno una corporatura idonea al nuoto e fra le dita delle zampe sono forniti di particolari membrane che facilitano lo spostamento dell’acqua.

Al contrario, cani come Bulldog, Carlino e Bulldog francese hanno zampe corte e petto ampio e per questo riscontrano maggiori difficoltà nei movimenti acquatici.
IL GIOCO USATO COME PRIMO APPROCCIO
La propensione a nuotare è di per sé un comportamento normale ed innato nel cane, non c’è bisogno di insegnar loro a farlo.
Tuttavia può capitare che i nostri amici a quattro zampe non amino l’acqua, forse perché hanno avuto qualche brutta esperienza da cuccioli, per una forma di paura ancestrale o semplicemente perché non hanno mai nuotato prima.

Inoltre, soprattutto per gli animali che vivono in città, spesso associano il bagno alla toelettatura e di conseguenza la temono.
Per avvicinarsi al nutro in maniera corretta e graduale è consigliabile che il cane si abitui all’acqua sin da cucciolo. A tal proposito, dunque, il gioco può essere un primo approccio efficace, nonché un ottimo mezzo di introduzione.
Anziché forzare il cane, inizialmente può essere utile intrattenerlo in modo divertente vicino alla piscina (o al mare), cercando di farlo entrare a poco a poco in acqua con le zampe: un passo verso l’acqua e un passo verso la riva, così da controllare la reazione del cucciolo.
Se l’amico a quattro zampe è ben disposto, si può continuare ad avanzare, ma se l’animale si ritrae è giusto rispettare le sue scelte e continuare ad intrattenerlo come se niente fosse (rispettando i suoi tempi e le sue paure).
A tal proposito in negozio potrete scegliere tra varianti di giochi galleggianti con i quali potrete invitare il vostro amico peloso a recuperarlo in acqua.



RIEMPIRE GRADUALMENTE LA PISCINA
Per superare la paura dell’acqua ci vuole pazienza, tempo e dedizione.
Il cane che non vuole nuotare, infatti, deve vincere le sue paure finché riesce a convincersi che stare in acqua è una situazione confortevole e divertente.
In questo caso, almeno per i primi approcci, l’ideale è utilizzare una piscina per cani. All’inizio ci deve essere solo qualche centimetro d’acqua, giusto per coprire il fondo.

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Il cane deve avere il tempo per annusare la zona circostante e di entrare gradualmente nella vasca magari invogliato da un giochino o da uno stimolo del padrone.
Una volta presa confidenza con il basso livello dell’acqua si può riempire con maggior acqua la piscina sino a giungere al livello massimo.
Lo step successivo sarà quello di passare a situazioni più naturali come piccoli corsi d’acqua, laghi e via dicendo.
Se proprio il cane non ne vuole sapere o ha davvero terrore per l’acqua, un’ultima soluzione è quella di rivolgersi ad un centro cinofilo qualificato.
QUALCHE PICCOLO ACCORGIMENTO DA TENERE A MENTE PRIMA E DOPO IL BAGNO
E’ importante tenere a mente alcuni accorgimenti pre e post attività in acqua. Una prima accortezza è quella di iniziare l’addestramento con il cane a digiuno.
Inoltre, prima di andare a casa è buona norma sciacqua e asciugare accuratamente il nostro cane. Residui di terra, salsedine o sabbia, infatti, possono causare dermatiti, eritemi ed infiammazioni della cute.
Infine, durante le escursioni acquatiche è sempre utile portarsi dietro dell’acqua fresca, una ciotola, un gioco, una pettorina, un guinzaglio (magari una valida lunghina) un imbrago galleggiante, un asciugamano e il numero di un veterinario di riferimento.






Contiene: 1 bendaggio sterile, 1 benda elastica sterile, 1 rotolino di cerotto, 2 tamponi all’alcool, 1 siringa da 20 ml, 1 pinza in plastica, 1 paio di guanti in lattice, 1 museruola laccio, 1 pettine antipulci, 1 pinzetta per zecche.
Per il resto felicità e divertimento non potranno che essere assicurate.